domenica 21 dicembre 2014

CAMPAGNA DI ADESIONE AL CIRCOLO CALCOGRAFICO TRE C E AUGURI

FESTIVITA' NATALIZIE 2014 - CAMPAGNA DI TESSERAMENTO E ADESIONE


         è iniziata la campagna di adesione al Circolo 3C per l’anno 2015.
         Ti confermiamo che l’adesione, non contempla l’obbligo di frequentare i corsi di formazione artistica e il Laboratorio ma, la possibilità di partecipare soltanto alle manifestazioni culturali (conferenze, convegni, partecipazione a mostre, etc.)  che potrebbero essere organizzate, nell’anno 2015, dal nostro Circolo.
La quota di adesione € 30,00 comporterà un omaggio.
                    (acquaforte in originale  realizzata, per l’occasione, da un nostro socio)

         T’informiamo altresì che lunedì 22 dicembre, alle ore 18,00 brinderemo al nuovo anno con panettone e un bicchiere di Prosecco.
Il totale delle somme ricavate sarà utilizzato, come di consueto, per le attività del Circolo “3C” - anno 2015-.
         Certi della tua presenza, gradisci i nostri migliori saluti e auguri.
        
                                                                                     Il Presidente (pro tempore)
                                                                                                                 (Alberto Benvenuti)





Per adesione tel.3388231789-3385066086






martedì 30 settembre 2014

ANCORA UN PREMIO AL CIRCOLO CALCOGRAFICO 3C

V° Edizione ARTinPARCO a Spinea



Ancora un premio ad ARTinPARCO ad un socio-allievo del Circolo Calcografico 3C di Mestre.
Come ogni anno si svolge a Spinea il Meeting di tutti gli artisti del territorio che si ritrovano nel bellissimo Parco Nuove Gemme a Spinea per esporre le proprie opere per tutto l'arco della giornata.
All'interno della bellissima giornata espositiva viene organizzato un Concorso a "Tema libero" ed uno che riguarda "Gli scorci di Spinea"
Anche quest'anno due opere di un nostro socio-allievo si sono classificate tra i primi premi nella tecnica della "grafica" (2° Premio "Tema libero" e Segnalazione per il tema degli "Scorci di Spinea").

La manifestazione organizzata dalle Associazioni artistiche di Spinea,        - LA TAVOLOZZA, GRUPPO DONNE IN COLORE E GRUPPO ARTISTICO SPINEA - sostenuta economicamente dall'Amministrazione Comunale è giunta quest'anno alla V° edizione.



Titolo - Fantasmi post industriali    - lastra in zinco mm 350x300
acquaforte acquatinta
                                     
               
                                               Titolo - Fornasa Cavasin - Spinea -   lastra in zinco mm245x150                                                       acquaforte acquatinta

sabato 9 agosto 2014

OMAGGIO A VINICIO STOCCO - MOSTRA ANTOLOGICA dello scultore di Spinea scomparso lo scorso 29 luglio

 Sarà inaugurata il 19 settembre la MOSTRA OMAGGIO  allo scultore di Spinea Vinicio Stocco, scomparso il 29 luglio scorso.

Alle ore 18.00 nella sala del Civico 22 in occasione della 32° SAGRA DELL'UVA che si terrà dal 19 al 22 Settembre al quartiere Graspo d'uva di Spinea ci sarà l'inaugurazione della MOSTRA OMAGGIO A VINICIO STOCCO.
La famiglia ha gentilmente concesso le innumerevoli opere custodite dall'artista di Spinea, nella sua officina-laboratorio. saranno esposte oltre alle sculture presenti in precedenti mostre, anche le ultime, inedite opere, realizzate in questo ultimo periodo.
Comunicheremo al più presto la data della PRESENTAZIONE UFFICIALE con una conferenza stampa organizzata in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura presso la Sala Consiliare, che si terrà nei giorni antecedenti alla Sagra.
Un'occasione unica per vedere le numerose e incantevoli sculture e un modo per ricordare e onorare la figura del Maestro scultore che tanto ha dato alla sua città.


locandina della presentazione del Video

Il cavallo Nino, alle porte della città di Spinea donata dal Maestro Vinicio alla sua città

mercoledì 7 maggio 2014

Ricordi Incisi - Mostra di incisioni calcografiche di Gianna Giacomin

Il Circolo Calcografico 3C di Mestre 
con il Patrocinio della Città di Spinea 
presentano

Gianna Giacomin "Ricordi Incisi"

dal 22 al 28 MAGGIO 2014

Oratorio di Villa Simion Biblioteca Comunale 
 Via Roma Spinea

INAUGURAZIONE 
GIOVEDI' 22 MAGGIO  ORE 18.00 

Orari: Feriali 17.00 - 19.00
Festivi 10.00 - 12.00  17.00 - 19.00





Gianna Giacomin da sempre coltiva la passione dell'arte e della ricerca pittorica, frequenta a questo scopo l'Associazione Nuova Arte Grafica di Mestre seguendo i corsi di disegno e pittura di figura e approfondimenti sulla storia dell'arte.


"Tre Cime" acquaforte/acquatinta mm 300x200
"Lady" acquaforte/ceramolle mm 300x200













La sua ricerca artistica la porta ad usare vari materiali, olio, acrilico, smalto etc.

Da alcuni anni fa parte del Circolo Calcografico 3c di Mestre dove, sotto la guida dei Maestri Gianni Favaro e Alberto Benvenuti, ha modo di approfondire la ricerca sull'arte calcografica quali: acquaforte, acquatinta, ceramolle e altre tecniche incisorie.

Questa è la sua seconda mostra personale di incisioni.



"Cristo pensante" Maniera allo zucchero/acquaforte/acquatinta/punta secca mm 250x200




venerdì 14 febbraio 2014

INCIDERE IL TEMPO - Gianni Favaro - Cremona, Museo della Stampa - Casa stampatori dal 23 febbraio al 9 marzo - Soncino - CR



Tratto da: ARCHIVIO - MENSILE DI ARTE - CULTURA - ANTIQUARIATO - COLLEZIONISMO -INFORMAZIONE  ANNO XXVI - N. 3 MARZO 2014  PAG 26

Il Museo della. Stampa - Casa Stampa.  tori di Soncino (CR) dallo scorso 23 febbraio al 9 marzo, ospita la mostri personale "Incidere il tempo" opere di  Gianni Favaro. L'esposizione, che gode dei patrocini di
"Dalla  natura" , acquaforte, acquatinta
Provincia di Cremona e Comune di Soncino,  Sistema  Museale Cremonese, M.O.e.Se., è visitabile da martedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 il sabato e i festi vi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30.
Gianni Favaro: sorprendere le cose "Come saranno le cose quando non le stiamo guardando? - si chiedeva in 'Il quaderno', Bollati Boringhieri, Torino 2009, nel quale aveva raccolto i propri  interventi, sul suo blog, aperto, con entusiasmo giovanile, in tarda età, José Saramago,  premio Nobel portoghese  per la letteratura, - Da bambino ponevo spesso questa domanda che mi sembra ogni giorno meno farneticante ...
Credevo allora che le cose, quando sono sole, fossero diverse ... pensavo  che se avessi regolato una macchina fotografica in modo che scattasse automaticamente in una stanza in cui non ci fosse alcuna presenza umana, sarei  riuscito a cogliere le cose alla sprovvista, e a conoscere così il loro reale aspetto. Dimenticai che le cose sono più scaltre di quel che sembrano e non si lasciano ingannare tanto facilmente: sanno molto bene che all'interno di ogni macchina fotografica c'è un occhio umano nascosto ... ".
"L'anticamera dell'inferno"  acquaforte
Passo straordinario che si adatta perfettamente
alle creazioni di Gianni Favaro, incisore nato a Mogliano Veneto (TV) il 25 marzo 1949, artista raffinatissimo, di singolare e personale poesia. Ha la lieve malinconia, asciutta e riservata, della tradizione letteraria e culturale veneta:  dei veneti di terraferma che sembrano avere una particolare nostalgia per un mare e cieli che sono vicini, ma che anche non appartengono alle terre  dell'interno, per una Venezia lontana, sognata più che vissuta. Ma ha anche la straordinaria abilità di fare di ogni sua immagine una storia, allusiva e lieve nel silenzio delle cose, nel dialogo senza parole tra le immagini, rimandano a stagioni lontane - contrassegnate da  una cartolina appesa al muro, da una conchiglia che risuona in un interno di mormorii di onde che ancora non si spengono, di manifesti, disegni, quadri appesi, fiori appassiti, solitudini struggenti nell'abbandono dell'ora senza tempo, nella sospensione di ogni accadimento, in un fluire senza emozioni e senza pensieri -.
I
"Natura in posa", acquaforte, acquatinta
l passo suggestivo di Saramago, dal quale siamo partiti, che tanto si adatta alla fantasia e alla abilità di Favaro, può essere completato con l'osservazione di Marcel Proust in "Dalla parte di Swann": "Forse l'immobilità delle cose intorno a noi è loro imposta dalla nostra certezza che sono esse e non altre, dall'immobilità del nostro pensiero nei loro confronti". Per cui di fronte loro siamo noi fermi, incapaci di relazionarsi davvero,  di illuminarle con la nostra umanità.
Far parlare le cose è il compito che si è assunto Favaro in una serie di opere, che ingiustamente si potrebbero definire "nature morte", e che in origine, nel Seicento fiammingo, furono dette invece "vie coye", "Still-leven", cioè "vita silente, immobile" o, come sintetizza Roberto Longhi con una curiosa espressione da cacciatore "soggetti  oggetti di ferma", definizione che sottolinea come in questa  conografia si confondano, come vedremo, il soggette e l'oggetto, l'individualità interiore ed il mondo esteriore in uno svelamento radicale, senza né mediazioni né infingimenti possibili.
La natura morta si pone fuori dal tempo fuori dalla corruzione, in un eterno presente che raggela le forme, pietrifica le cose, le oggettiva in una esasperazione tale da non dare ad esse un futuro. E Ia vita degli oggetti non ha i ritmi della nostra, dell'uomo.         
Eppure questi oggetti collocati su un piano, esaltati nella loro singolarità individuale, con spazi intorno ben definiti, con atmosfere rarefatte, dialogano in modo sottile tra loro, in un certo  senso, direi che congiurano tra loro, e, finiscono per raccontare una storia, per evocare
"Voglia di mare" acquaforte, acquatinta
un giorno lontano, il tempo di un'altra vita, forse, per come sono accostati, ciascuno definito in se stesso, me sottilmente.in relazione cori gli altri, con la parte dello sfondo che non è mai spoglia, ma riporta una immagine, che indica un altrove e lo mantiene presente in una eterna sospensione.
L'assenza della presenza umana è in realtà trasformata in una specie di evocazione, di allusione, una assenza/  presenza: mani hanno disposto e collocato quegli oggetti in angoli riservati e marginali di stanze, corridoi, ambienti di cui costituiscono solo una piccola parte, ma significativa perché racconta intatta ed intoccabile -
"Ingresso", acquaforte, acquatinta
 questo è un altro aspetto evidente, il fatto che queste composizioni di oggetti non sono soggette a modifiche, ma hanno una loro interna durata che allenta ancor più lo scorrere del tempo.
Su di loro si posa la luce, a segnare il trascorrere del  giorno, senza alcun riferimento all'ora e ai punti cardinali da cui proviene:  una luce dolce, nitida, ma anche come ovattata, senza durezze, senza ombre decise e crude, senza lampi e lame, in un trascolorare, in un trapasso che rende la consistenza e la forma di ogni oggetto ed insieme sembra abbracciarli. Dolcezza, anch'essa di impronta veneta, che non conosce crudezza di contrasti, ma un muoversi elegante, tra suoni, colori, paesaggi, in una tradizione di amabilità e soavità leggera e riservata.
Ecco le incisioni di Favaro, anche quando è presente qualche figura umana, anche quando realizza paesaggi, hanno questa fissità delle cose, delle nature morte, questa sospensione e questa necessità di raccontare una storia che solo occhi attenti sono in grado di decifrare per comprenderne ed interiorizzarne la  segreta e chiusa poesia.
Mi piace concludere con una citazione  del filosofo Remo Bodei, da "La vita delle cose", Laterza 2009, alla quale mi associo: "Davanti alla rivelazione dell' aeternitas, a vincere è la vita delle cose, assieme alla nostra e a quella degli altri uomini. Tutto quanto ci coinvolge attraverso la conoscenza affettiva delle res singulares ci libera, infatti, dal ricatto di quelle istituzioni che fanno della caducità e della paura della morte uno strumento politico e religioso di dominio".
 Marzio Dall'Acqua
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Gianni Favaro nasce a Mogliano Veneto nel  1949.
Il suo avvicinamento al mondo dell'arte risale agli anni settanta quando inizia a dipingere. Sostenuto da lusinghieri riscontri prosegue nel suo percorso finché, all'inizio degli anni ottanta, il suo interesse si sposta verso le tecniche dell'incisione calcografica fino a farne in seguito la sua attività prevalente.

Dopo un primo periodo di studio e di pratica si iscrive alla Scuola Internazionale di Grafica di
Venezia dove frequenta i corsi di tecniche dell'incisione ed un corso speciale per artisti
sotto la Guida di Nicola Sene.

Alla fine degli anni ottanta fa parte del Gruppo
di artisti fondatori dell'associazione "Atelier Aperto"
ed all'interno di questa ha modo di approfondire la
ricerca e l'applicazione delle tecniche tradizionali, tra le quali privilegia l'uso dell'acquaforte combinandola
spesso con l'acquatinta.

Nello stesso periodo entra anche a far parte della schiera di artisti del "Centro Artistico Culturale G. B. Piranesi" di Mogliano Veneto, del  quale attualmente ricopre la carica di direttore della sezione grafica "Torchio Piranesi".

Dopo parecchi anni di lavoro ha modo, a partire dal 2000, di trasmettere le proprie conoscenze
tenendo dei corsi di Tecniche dell'Incisione presso il "Circolo Culturale Calcografico" di Mestre e presso il "Torchio Piranesi" di Mogliano Veneto.

Dal 2008 fa parte dell'ALI (Associazione Liberi  Incisori).
Dal 2013 fa parte dell'Associazione Nazionale Incisori Contemporanei