giovedì 9 febbraio 2023

PINOCCHIO SOTTO TORCHIO - 20° anniversario del Calcografico 3c - Mostra di incisioni



MOSTRA DI INCISIONI 
Pinocchio sotto torchio

Inaugurazione sabato 18 febbraio 2023
alle 17,30 
Sala della Provvederia,
Via Torre Belfredo, 1
MESTRE

ORARI VISITE
feriale 16.00 - 19.00
festivo 10.30 - 12.30  16.00 - 19.00
 

L'anno 2023 è l'anno del XX° anniversario della fondazione del Centro Calcografico,
così abbiamo voluto dare vita ad un progetto intitolato “PINOCCHIO SOTTO TORCHIO”
realizzando questa cartella di incisioni incentrate sulla storia delle avventure di
Pinocchio nella ricorrenza della prima edizione della favola avvenuta 140 anni fa per
coinvolgere chi frequenta i nostri laboratori e per dare continuazione di questa presenza
culturale nella città di Mestre.

La realizzazione della cartella ha impegnato a fondo i soci artisti del Centro Calcografico
3C realizzando ognuno una matrice incisa uguale per dimensioni e stampando una
tiratura di venti esemplari.

Il risultato è quello non tanto dell’illustrazione della storia delle avventure di Pinocchio,
bensì della libera elaborazione da parte di ogni artista, partendo dal proprio inconscio, di
ciò che per lui/lei poteva rappresentare un sentimento, un ricordo, un’emozione
provata rileggendo le storia del Collodi.

Essere artisti incisori non professionisti, ma che si impegnano a svolgere il proprio lavoro
partendo da una ricerca puntuale e rigorosa condotta con professionalità, questo è il
nostro motto.

Nota: L’autore delle avventure di Pinocchio Carlo Collodi che di cognome faceva Lorenzini
scelse lo pseudonimo “Collodi” in onore della città dove passava le vacanze nella
fanciullezza.
Collodi è un piccolo paesino del Comune di Pescia che è anche il paese dove viene
prodotta la carta con cui sono stampate le opere di questa cartella.


Gli artisti che hanno generosamente aderito sono:

SALVATORE AFFINITO  LA COMMOZIONE DI MANGIAFUOCO                            ACQUAFORTE/ACQUATINTA

DANIELA BETTELLA LA FATA TURCHINA PARLA A PINOCCHIO                                            ACQUAFORTE                     

VALENTINA DAL FABBRO  <<CREDIMI>>                                                                                ACQUAFORTE

GIANNI FAVARO FACENDO LA GUARDIA                                                                                  ACQUAFORTE

MARIA CONCETTA FORNARI  DA VITTIMA A COLPEVOLE: POVERO PINOCCHIO               ACQUAFORTE

VINCENZO -RINO- FRANZIN  PINOCCHIO GETTA L’ABECEDARIO – OMAGGIO A VINICIO STOCCO       ACQUAFORTE

GIANNA GIACOMIN  MERAVIGLIA                                                                                               ACQUAFORTE/ACQUATINTA

CHIARA GRANDIN  L'INCONTRO                                                                                               ACQUAFORTE

LUISA NOVELLETTO  METAMORFOSI                                                                                      CERAMOLLE/ACQUAFORTE

CATERINA PICCINI  PINOCCHIO SOTTO SCORTA                                                                   ACQUAFORTE/ACQUATINTA

MARCO ZANE  PINOCCHIO NEI GUAI                                                                                       ACQUAFORTE

SILVANA ZANE  AGNESE, LA LUMACA                                                                                       ACQUAFORTE

 NB) In sala saranno presenti altre 3 incisioni fuori dalla serie della  'cartella': Luisa Novelletto BUGIE acquaforte/acquatinta, Gianna Giacomin IL CREDULONE acquaforte/acquatinta, Vincenzo Rino Franzin C'ERA UNA VOLTA UN RE...NO, UN PEZZO DI LEGNO! xilografia

 


VENTESIMO ANNIVERSARIO DEL 3C

Dal 3 aprile del 2003 sono passati esattamente vent’anni da quando, uniti dalla stessa
passione, gli incisori Alberto Benvenuti e Gianni Favaro diedero vita al Circolo Culturale
Calcografico 3C oggi Centro Calcografico 3C.
Alberto e Gianni si sono conosciuti alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia e
successivamente hanno continuato a frequentarsi e a proporre assieme molte iniziative
pubbliche.
Grazie a queste condivisioni artistiche e stima reciproca, scoprirono ben presto di
avere in comune la passione per la divulgazione della Calcografia e di trasmettere agli
altri tutta la loro esperienza e la loro abilità tecnica e grafica.
Carichi del loro particolare amore per la Calcografia cominciarono a pensare di fondare
un’associazione senza scopo di lucro e di creare una vera e propria scuola a Mestre dove
il Maestro Alberto operava da decenni mentre l’amico Gianni invece, già da qualche anno, dirigeva a Mogliano Veneto la sezione calcografica “Il Torchio Piranesi” presso l’omonima associazione Centro Artistico Piranesi fondata dal Professor Giancarlo Zaramella.
In quel periodo a Venezia vi erano numerosi laboratori dove poter apprendere questa
antica arte, mentre nella terraferma Mestrina non c’era nessun luogo dove si potesse
imparare e praticare l’incisione.
Così nacque l’idea di colmare questa lacuna creando uno spazio pubblico a disposizione di tutti e, col senno di poi, fu davvero una grande intuizione.
Gli anni Duemila erano appena iniziati, forse erano altri tempi, forse c’era meno
burocrazia, e in poco tempo i loro buoni intenti furono accolti dalla Municipalità di
Mestre Carpenedo che aveva capito la potenzialità di questa iniziativa. Fu assegnata al Circolo, come spazio un’aula nell’ex scuola Silvio Pellico di Altobello con sufficienti
arredi. Bastava solamente installare il torchio e acquisire il materiale necessario per
iniziare da subito i primi corsi.
Oltre all’insegnamento delle tecniche dell’Incisione condotto da entrambi i
fondatori, nel primo periodo il laboratorio aprì anche a dei corsi di Acquerello condotti
dal Maestro Alberto Benvenuti.
Da allora i soci che si sono alternati in questi in questi venti anni sono più di un centinaio,
alcuni solo per sostenere l’Associazione con la tessera, altri, la maggioranza, per
partecipare ai corsi e al laboratorio di incisione, vero e proprio fulcro dell’attività.
La generosità ricevuta dalla città di Mestre doveva essere però ricambiata con qualcosa di
più dello svolgimento di corsi di insegnamento artistico; bisognava dare alla Città qualcosa
che non c’era. Ecco che nasce, dalla proposta del maestro Alberto Benvenuti, l’idea di
creare un concorso nazionale che riguardasse l’incisione   rivolto ai “Pro Festivitate”, meglio conosciuti come P.F., ovvero biglietti augurali d’autore incisi e la città di Mestre poteva quindi essere la prima ad ospitarlo.
Nel 2008 viene bandito il primo Concorso Nazionale P.F., vera e propria novità in Italia e
all’estero, tanto da riscuotere, tra gli incisori, un notevole gradimento e successo.
 
Fu chiamato “PREMIO MESTRE P.F. BIGLIETTI D’AUTORE” e ne furono indette ben tre
edizioni con cadenza annuale e due, per motivi di carenza di risorse economiche, con
cadenza biennale alle quali parteciparono centinaia di illustri artisti italiani ed esteri. Da
segnalare in particolare l’ultima, che si è svolta nel 2019, intitolata all’amico Maestro
Alberto Benvenuti scomparso nel 2016.
Chiusa definitivamente per motivi economici questa possibilità di essere presenti in città
con un appuntamento così importante, il Centro Calcografico continua sempre a svolgere
un ruolo importante dal punto di vista artistico e culturale.
Nel 2021, in occasione del Settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri sono state allestite ben tre mostre con opere realizzate dagli artisti del 3C e da amici artisti di altre
città d’Italia: a Mestre presso la sala della Provvederia, a Mogliano Veneto presso lo
Spazio Urbano Brolo e a Mirano presso la scuola Dante Alighieri.


PINOCCHIO NON HA ETA'!!

Pinocchio non ha età e continua a parlare ai cuori di grandi e piccini. Non è solo
un burattino, non è solo un ciocco di legno magicamente animato: dal suo primo
articolare parola Pinocchio è già persona, ma per esserlo veramente deve
diventare un bambino vero! Deve seguire il suo percorso fra estremi e
contraddizioni: facile e complesso, realtà e menzogna, necessario e
desiderabile. Sbaglia più e più volte e paga. Eccome se paga! Ma ad ogni caduta
segue una crescita.
É un burattino ma non ha i fili, quindi è libero e non può essere controllato e
perciò sbaglia. Ma l’errore lo fa maturare e capire che le regole non sono una
costrizione, ma una necessità alla quale sacrificare, consapevolmente, un po’ di
quella libertà.
Pinocchio è un’opera ricca di simboli, archetipi e significati occultati nella
gradevole maschera della fiaba. Ma tralasciamo aspetti che, meglio di noi, hanno
saputo esprimere eminenti studiosi. Ci basti sapere che Pinocchio è tutt’altro
che una semplice favola: è un capolavoro sempre attuale e così grande da poter
accogliere le più svariate interpretazioni senza mai esaurirle. Non ci riferiamo
solo alla miriade di elaborazioni dei critici letterari, ma anche alle diverse
versioni fornite dalla cinematografia, strumento questo di estremo impatto
comunicativo, che ha contribuito ancor più alla sua evoluzione da Fiaba/Favola a
vero e proprio romanzo popolare.
Ma abbiamo voluto dare il nostro contributo, con le tecniche di incisione
calcografica, provando a dare libero sfogo all’immaginazione di ognuno di noi e a
rappresentare questo protagonista e il mondo fantastico che gli ruota attorno.
Il Pinocchio di Collodi è una storia che interroga non solo i bambini, ma anche gli
adulti. In un mondo pervaso da mistificazione, opportunismo e demagogia, ci
aiuta a riflettere sul senso individuale e collettivo della nostra vicenda. La
grandissima propensione del burattino al cambiamento (nel bene come nel male)
porta a considerare la capacità di trasformazione di ognuno di noi.
E allora è lecito chiedersi: “E tu che Pinocchio sei?”