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mercoledì 16 marzo 2022

27 marzo - MOSTRA del Maestro Gianni Favaro dal titolo IL RITO DEL SEGNO a Spinea presso la Galleria del Barone

MOSTRA   del Maestro Gianni Favaro dal titolo IL RITO DEL SEGNO 
a Spinea presso la Galleria del Barone
domenica 27 marzo 2022 alle ore 11,30


 


Abbiamo il piacere di presentare nella Galleria del Barone a Spinea, le bellissime incisioni calcografiche del Maestro Gianni Favaro.              

Artista Incisore, da lungo tempo presente nel panorama artistico veneto, nazionale e internazionale grazie alla sua instancabile attività che inizia fin dagli anni settanta.

Ha frequentato i corsi della Scuola del Centro Internazionale della Grafica di Venezia e di Atelier Aperto di Venezia, del quale è tra i principali fondatori e dove ha avuto modo di approfondire la ricerca e la conoscenza delle tecniche incisorie tradizionali in particolare l’acquaforte e l’acquatinta.

Fondatore anche della sezione Torchio Piranesi  presso l’omonimo Centro  Artistico di Mogliano Veneto e cofondatore assieme all’amico scomparso Alberto Benvenuti del Circolo culturale calcografico 3C di Mestre, ora Centro Calcografico 3C, dove da anni si prodiga a portare avanti l’insegnamento dell'antica tecnica con entusiasmo e passione.

Le sue acqueforti si contraddistinguono per minuziosità di segno e per maestria infinita, la stessa che guida la sua mano esperta di segno in segno.

In ogni sua opera possiamo osservare come la sua mirabile tecnica lo aiuti a testimoniare che l’incisione, prima ancora di essere forma d’arte,  è soprattutto riflessione.

La sua attenta osservazione della realtà viene riporta nelle sue lastre con una visione pacata del mondo, che si tratti di un paesaggio o di un’ambientazione interna, dove ritroviamo sempre puntuali citazioni di una verità  svelata. 

Iconografie realizzate attraverso la rappresentazione di cartoline, foto e disegni appesi in retroscena dell'opera,  mirabile sceneggiatura, che presenta, di volta in volta, quel mondo del quale l’artista vuole essere protagonista e testimone.

La grafica fatta di piccoli segni,  ripetitivi ma essenziali crea forme nei luoghi interni, fatte di pochi elementi compositivi che proprio grazie a dettagli minuziosi, rende suggestive le sue rappresentazioni, tanto da far perdere, nelle sue fitte trame incise,chi le guarda, . 

Inoltre in ogni opera possiamo ammirare l'atmosfera rarefatta dei chiaro scuri di squisita raffinatezza, dove la luce esce sempre dalle forme con impressionante ritmo.                            

Scorci veneziani, porte d’acqua, paesaggi rurali sono le sue tematiche di  paesaggio ricercato-ritrovato anche nell’intimità dei sui "interni d’autore".

Molti suoi ultimi lavori sono vicini a composizioni di nature morte ambientate in stanze che sembrano fatte proprio per la meditazione, adorne di oggetti semplici che però richiamano l’attenzione ai contenuti, che diventano poi essi stessi testimonianza di silenzi ricercati e di immobilità voluta.

Nella mostra di Spinea sono rappresentate ampliamente queste sue tematiche.

V.F.

Vi aspettiamo numerosi all’inaugurazione che si terrà domenica 27 marzo alle ore 11,30.


Alcune sue stampe si possono vedere su: 

https://www.repertoriobagnacavallo.it/incisori/loadcard.do?id_card=208213

https://www.raccoltastampesartori.it/autori/favaro-gianni?sort=registro:asc

https://www.incisoricontemporanei.it/it/sezioni/Favaro-Gianni_245.htm


 

 

 

martedì 24 agosto 2021

Il rito del segno - esposizione delle opere del maestro Gianni Favaro

Presentiamo con piacere la nuova mostra del maestro Gianni Favaro:

IL RITO DEL SEGNO

Museo degli artisti polesani

cittadella della cultura 

Lendinara, Via G. B. Conti 30 

dal 4 settembre al 28 ottobre 2021





 


martedì 29 marzo 2011

Gianni Favaro -INCISORE CONTEMPORANEO - tratto da un articolo di Arianna Sartori suL periodico " ARCHIVIO DELLE ARTI "



Pubblichiamo con piacere un amplio servizio che il periodico ARCHIVIO DELLE ARTI ha dedicato, con un'intera pagina, al nostro maestro Gianni Favaro.

Gianni Favaro nasce a Mogliano Veneto nel 1949 dove vive ed opera tutt'ora. il suo avvicinamento al mondo dell'arte risale agli anni settanta quando inizia a dipingere.
Sostenuto da lusinghieri riscontri che gli provengono sia dal pubblico che dalla critica prosegue nel suo percorso finché, all' inizio degli anni ottanta, il suo interesse si sposta verso le tecniche dell' incisione calcografica fino a farne in seguito la sua attività prevalente.
Dopo un primo periodo di studio e di pratica si iscrive alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, dove frequenta i corsi di tecniche dell'incisione ed un corso speciale per artisti sotto la Guida di Nicola Sene.
Alla fine degli anni ottanta fa parte del Gruppo di artisti fonda tori dell' associazione "Atelier Aperto" ed all'interno di questa ha modo di approfondire la ricerca e l'applicazione delle tecniche tradizionali.
Tra le quali privilegia l'uso dell'acquaforte combinandola spesso con l'acquatinta.
Nello stesso periodo entra anche a far parte della schiera di artisti del "Centro Artistico Culturale G.B. Piranesi" di Mogliano Veneto, del quale attualmente ricopre la carica di direttore della sezione grafica "Torchio Piranesi".

Dopo parecchi anni di lavoro ha modo, a partire dal 2000 , di trasmettere le proprie conoscenze tenendo dei corsi di tecniche incisorie presso la scuola "La Bottega" di Jesolo, presso il "Circolo Culturale Calcografico" di Mestre e presso il "Torchio Piranesi" di Mogliano Veneto. Dal 2008 fa parte dell' ALI (Associazione Liberi Incisori).
Mostre principali
2000 – 5° Rassegna Internazionale della Calcografia Contemporanea "Bianco e Nero, Palazzo Polara, Modica, luglio/ agosto.
Collettiva "Premio Santa Croce Grafica", Santa Croce Sull' Arno (PI) , dicembre.
2003 Personale, Galleria Il Quadrato, Chieri (TO), aprile/maggio.
2004 Personale, Museo Villa Nazionale Pisani, Stra (VE), aprile.
2005 - IV Biennale Internazionale di Grafica "Terra", Francavilla al Mare, maggio 2006 e Sant Carles De La Rapita, settembre.
2006 – VIII Biennale Internazionale per l'Incisione, Acqui Terme Ovada, giugno/luglio.
2007 - Collettiva opere selezionate "Premio Grandi", Centro dell'incisione, Milano, gennaio/febbraio.
2008 - Personale, Raccolta Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano, marzo.
Collettiva V Repertorio degli Incisori Italiani, Bagnacavallo (RA), giugno/agosto. 2010
- Collettiva "Incisori del XXI secolo", Raccolta Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano, febbraio.
Mostre Personali
1987 - Galleria San Lorenzo, Mestre, 24 novembre-5 dicembre.
1988 – Centro di Quartiere Est, Mogliano Veneto, 30 gennaio-7 febbraio.
1990 - Centro Sociale, Mogliano Veneto, 31 marzo-11 aprile.
1993 - Ristorante Linea d'Ombra, Venezia, 4/30 marzo,
1995 - CaDei Ricchi, Treviso, 1/14 febbraio. Galleria Charlie Chaplin.Alassio, -13 maggio-3 giugno.
1996 - Dopolavoro Enichem, Marghera (VE),16/21 dicembre.
1998 - Centro Culturale Santa Maria delle Grazie, Mestre, aprile. Galleria di Via Rosa, Mestre, 10/23 ottobre.
2001 - Galleria Luigi Sturzo, Mestre, 19/30 maggio.
2003 - Galleria San Lorenzo, Mestre, 29 marzo-H aprile. Galleria La Cella, Mestre, 4-18 maggio.
2004 - Galleria il Quadrato, Chieri (TO) , 17 aprile-15 maggio.
2005 - Museo Villa Nazionale Pisani, Stra (VE), 17-25 aprile. Villa Farsetti, Santa Maria Di Sala (VE), 25 giugno- 10 luglio.
2006 - Oratorio di Villa Contarmi dei Leoni, Mira (VE), 1/9 luglio.
2007 - Galleria La Piccola, Chirignago (VE), 22/30 aprile.
2008 - Sala Nemesio Orsetti, Pontelagoscuro (FE), 15/30 marzo. Castello Sforzesco, Raccolta Bertarelli, Milano, marzo. Funzione Arte Neno Moretti, Paese (TV), 6/27 luglio.2010 - Galleria San Valentino, Marghera (VE), 19 settembre-3 ottobre.
Testi critici
La ricerca minuziosa, intenta osservazione della realtà, la distribuzione armoniosa degli oggetti nello spazio. Queste le componenti principali della ricerca grafica di Gianni Favaro che attraverso le sue visioni cristallizza l'immagine fuggevole del tempo in rarefatte immagini in bianco e nero sovente dedicate al fascino discreto della natura morta. L'indagine analitica diventa un momento profondo di riflessione della forma nello spazio un attimo creativo ricco di memorie ed emozioni intensamente vissute.
Più vibranti ed estemporanei i riflessi del soggetto arboreo dove i contorni raggiungono esiti impressionistici con contorni vaporosi sciolti nella luce e nella meraviglia della visione fugace. Ragione e sentimento si uniscono in una mirabile esecuzione formale e contenutistica.
Gabriella Niero, Giugno 2000
Un linguaggio grafico quello di Gianni Favaro, che traduce una introspezione attenta e costante fatta su di sé e sulle tematiche che via via ci propone. Squarci di vita comune, bloccati per un istante, quasi fossero in posa per stigmatizzare il tempo; solo la luce, sfiorando magicamente gli oggetti egli spazi avvolgenti, riesce a vivificarne il respiro dandoci dei suggestivi fotogrammi esistenziali.
La minuziosità esecutiva riproduce eloquentemente la naturale indole analitica di questo artista.
Le sue opere ci fanno riscoprire identità, valori, sentimenti ed emozioni, a volte sopiti a volte sopraffatti da una logorante e inesorabile civiltà massificata. Le sue incisioni sono infatti un mondo ritrovato, un momento di compiaciuta e ossigenante pausa contemplati va, uno spazio pervaso da soffusa elegiaca poesia; la poesia delle cose, che è la fonte da cui Favaro attinge le emozioni più autentiche, per trasmetterle, con certo sino "incidere", a quanti amano la genuinità del messaggio a artistico.
G. Zaramella, dicembre 2000
Gianni Favaro di Mogliano Veneto, propone grandi fogli popolati da fiori, vasi, volti e conchiglie, scorci di vita e paesaggi estesi incisi all'acquaforte ed acquatinta, con un ricchissimo esito di sfumature che si estendono per tutta la gamma dei grigi: più ovattate negli spazi segnati dall'acquatinta, più profondi nei solchi tracciati dall'acquaforte. Le atmosfere dichiaratamente romantiche si riferiscono spesso, soprattutto quando lo sfondo è un angolo una finestra o una nicchia, alle esperienze metafisiche, ma le vibrazioni tonali, che regalano affiati di sentimento, non ne permettono mai l'algore.
Gianfranco Schialvino (Dal volume "Il Quadrato"-Edizioni di Smens-2006)
...Il silenzio e l'immobilità che avvolgono le composizioni si accrescono per la solitudine degli elementi rappresentati (due o tre), mentre la plasticità delle forme e la loro solidità (al cui senso di levigatezza "lirica" concorre l'utilizzo dell' acqua tinta al sale) sono sottolineate dallo spiccato contrasto tra la resa in piena luce degli oggetti e l'ombra marcata che essi producono, al punto da trasformarli in apparizioni frontali su sfondi anonimi non meglio precisabili. La descrizione minuziosa e l'attenzione al particolare donano all'insieme un senso di esattezza, in una ripresa che si spinge fino all' esasperazione e che predilige alcuni soggetti rispetto ad altri, siano essi una sorta di sfida alla descrizione mimetica (il cranio di capra, inscrivibile nella lunga tradizione dei "momento mori"), oppure vicini alla perfezione geometrica (il piatto che perde la propria identità per assumere quella di semplice forma circolare) ....
Elisa Prete

... Come la luce si addensi sui contorni e si trasformi in intenzionalità interpretativa per formulazione lenta che centra l'immagine, la delinea consegni referenziali che aderiscono alle connotazioni. Il colore è richiamato alla mente dalla diversità dei segni, dall'opposizione di un bianco con un meno bianco, da un grigio ad un altro grigio, da un nero ad un altro nero. Ed in questo proporsi plastico degli oggetti affiora la validità e a quali ' delle opere esposte, e realizzate in piena autonomia di mezzi e di interessi. L'arte e la storia non sono che il corso ed il ricorso di alcune forme probabilmente eterne che gli uomini inventano e creano.
Giulio Gasparotti