giovedì 28 settembre 2023

ALBERTO BENVENUTI - Mostra antologica

 ALBERTO BENVENUTI - Mostra antologica 


Siamo lieti di presentare la Mostra antologica dell'amico e  
Maestro ALBERTO BENVENUTI.

In occasione dei festeggiamenti in corso in questo 2023 del 20° anniversario della nostra Associazione e a distanza di 8 anni dalla sua scomparsa, abbiamo pensato di onorare il ricordo del compianto cofondatore, assieme a Gianni Favaro del Centro Calcografico 3C di Mestre.

La mostra sarà inaugurata sabato 7 ottobre alle 17,30 presso la galleria San Lorenzo in piazza Ferretto 119 , con entrata a fianco del Duomo di san Lorenzo e terminerà il 15 ottobre.
Sarà possibile visitare le incisioni di Alberto Benvenuti nei giorni feriali dalle 17,00 alle 19,00 e nei giorni festivi dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,00.

Autoritratto


Alberto Benvenuti

nasce a Taranto dove ha iniziato l’attività artistica da autodidatta. 

Trasferitosi a Venezia per motivi di lavoro, si diploma presso il Liceo Artistico Statale della Città lagunare. Ha frequentato i corsi del professor Luigi Tito alla Scuola libera del nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e i corsi di specializzazione di calcografia-serigrafia-litografia presso la Scuola Internazionale di grafica. 

Flamenco

Nel corso della sua lunga attività artistica ha partecipato a numerose rassegne d’arte in Italia e all’estero oltre ad aver allestito numerose mostre personali. 

Documentazione della sua attività artistica è depositata presso l’archivio storico delle arti contemporanee della Biennale di Venezia e presso il Kunsthistoriches Istitut di Firenze. E’ stato anche membro all’Associacio’n Difusora Obra Grafica (ADOGI) di Barcellona. Incisore di sensibilità artistica di notevole rilievo, appassionato di questa affascinante tecnica, tanto da essere tra i fondatori dell’Atelier Aperto del Centro Internazionale della grafica di Venezia e poi successivamente nel 2003 del Circolo Culturale Calcografico 3C di Mestre, assieme all’amico incisore Gianni Favaro. Presidente dell’Associazione TREC fino al 2014,  ha dato vita ai primi corsi di incisione calcografica assieme al suo cofondatore Gianni. 

Ca' Dario

Oltre a organizzare mostre e conferenze, è anche stato Ideatore e promotore del Premio Mestre – PF – Biglietti d’autore, contribuendo alla realizzane delle prime tre edizioni. Nel 2012 ha avuto un importante riconoscimento alla sua carriera artistica ricevendo il PREMIO ANGELONI, iniziativa nata nel 2010 come riconoscimento che la Città di Mestre che attribuiva ad eminenti artisti viventi che si sono contraddistinti nelle arti visive e che durante la loro carriera artistica hanno saputo rappresentare nel migliore dei modi la città.

Cerimonia di premiazione "PREMIO ANGELONI MESTRE" 2012



 L’assegnazione promossa dalla Municipalità di Mestre-Carpenedo in collaborazione con il negozio d’arte ANGELONI ha designato il riconoscimento al Maestro Alberto Benvenuti sottolineando la sua tenacia e la sua competenza, con le quali ha contribuito a mantenere viva l’arte calcografica nella Città di Mestre, coinvolgendo il territorio, in particolare organizzando manifestazioni di valenza e respiro internazionale, quale il concorso  Premio Mestre – P.F., che ha visto la partecipazione  di opere provenienti da tutta Europa. Questo premio ha riconosciuto e premiato quindi la sua generosità artistica e la sua indiscussa competenza, grazie alle quali ha contribuito a rendere la Città di Mestre punto di riferimento per la calcografia nazionale Internazionale.

Allegoria

Ca' Doro

Melanconico Torcello

Regata

Sulla tavola

Tempo al tempo

  Si descriveva così: è molto difficile spiegare agli altri e a me stesso cosa sia l’arte per me, perché ciò significa cercare di analizzare una parte del mio essere talmente profonda, talmente intima e irrazionale, da essere avvolta in una specie di pudore, di infantile imbarazzo. L’arte è una sorta di vitale magico istinto, è dimenticarsi di mangiare, è alzarsi dal letto la notte per concretizzare una sensazione, un’idea, un’intuizione da mettere sul foglio di carta. L’arte è contatto fisico con il materiale che si adopera, è la violenza con cui si aggredisce il foglio per averne risposta, per vedere se stessi, per riconoscersi. E’ fatica, studio, sacrificio, libertà, gioia, stupore, nostalgia, dolce tenerezza nel ricordare come è avvenuto, ai tempi della mia giovinezza, il primo contatto con essa: nella mia terra, con la mia donna, immerso nella natura. Poi i primi goffi tentativi di realizzare quello che il cuore, la mente, il corpo mi suggerivano. L’ansia di fare, la smania addirittura, di creare, di sentirmi vivo esprimendo me stesso. E ancora: la crescita, lo studio, Venezia e le sue seduzioni, l’irresistibile contagio della città ricca di storia, del bello ovunque, la razionalità insieme alla follia, le tragedie e le comicità della vita, la totale astrazione da essa. L’arte di perdere la nozione del tempo e dello spazio, è smarrirsi, è estraniarsi e vivere in una dimensione diversa, fantastica e terribile; è essere un’altra persona, è non capire, è vedere tutto con incredibile chiarezza. E’ avere la possibilità di comunicare, è contraddizione, gioia e passione. E’ vivere. 



Negli ultimi tempi una prima grave patologia agli arti lo aveva costretto alla sedia a rotelle e nonostante ciò lui continuava a frequentare il laboratorio dell’associazione 3C. Con l’intuizione che lo ha contraddistinto da sempre, nel 2014, ha chiesto di lasciare la presidenza passando il testimone a Gianni Favaro. Nonostante i ripetuti ricoveri a causa di una malattia che era latente e con la quale aveva lottato per anni e nonostante la sofferenza fisica e l’inabilità motoria, il suo spirito non si era piegato e continuava ad essere costantemente partecipe in particolare per la sua famiglia e con gli amici del Circolo 3C. Era prima ancora di un maestro, un amico fedele, appassionato della vita e della sua arte. Così come nella sua bella famiglia ha coltivato e intessuto amore e sentimento, così anche nella sua seconda famiglia (quale era il Circolo calcografico 3C), era stato capace di instaurare con tutti noi “relazioni umane” oltre che artistiche. Era generoso nell’insegnamento e nell’incoraggiamento essendo per tutti quanti un vero punto di riferimento. Nell’associazione che aveva creato con Gianni e alla quale aveva dedicato molto tempo degli ultimi anni della sua vita, aveva continuato ad essere presente supportato dai figli Vittorio e Maurizio, anche quando non poteva più camminare perché colpito da paralisi agli arti inferiori. I suoi pensieri erano sempre costantemente rivolti a noi e alle attività del Circolo calcografico. Dopo un anno passato fra sofferenze e ricoveri, il 14 luglio 2015, Alberto ci ha lasciati. Per tutto quello che ha vissuto artisticamente e umanamente, la sua perdita ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di tutti.