sabato 3 dicembre 2022

GALLERIA DEL BARONE - PASSEGGIATA TRA I COLORI - Mostra di Alessandra Gandolfi

DOMENICA 11 DICEMBRE ORE 11.30
INAUGURAZIONE
Mostra PASSEGGIATA TRA COLORI

GALLERIA DEL BARONE
VIA MARTIRI 15/17
SPINEA











PASSEGGIATA TRA I COLORI

Dopo la bellissima mostra di Giorgio Bellingardo eccoci di nuovo a presentare alla Galleria del Barone a Spinea, una nuova rassegna di quadri della pittrice ALESSANDRA GANDOLFI .

Abbiamo il piacere di ospitare questa artista che abita e lavora a Bergamo ma che grazie a quelle strane e incredibili circostanze che fanno si che l'arte sia sinergia, attraverso anche solo a dei singoli riferimenti e punti di contatto con altre realtà, oggi presenta i suoi bellissimi lavori proprio qui in questo locale che ormai da anni fa cultura, teatro, musica e arte a Spinea.   

Alessandra Gandolfi nasce a Bergamo nel 1968 e fin da bambina coltiva la passione per la musica in particolare per il pianoforte che suona dall'età di 6 anni, anche se come dice lei però la sua vera passione è la pittura e l'arte.

Giovane allieva del pittore bergamasco Emilio Nembrini avendo la fortuna di frequentare il suo studio viene contagiata dalla sua arte e si appassiona alla pittura. 

E' la che si innamora dell'arte.  

Viene letteralmente rapita e affascinata dall'atmosfera dell'atelier del suo maestro, in particolare dal profumo dei colori ad olio e dell'acquaragia.

A sedici anni , dopo la visita a Lugano dei quadri degli artisti impressionisti provenienti dall'Hermitage di San Pietroburgo, si innamora di questa corrente artistica sviluppata a Parigi nella seconda metà dell'800.

E' una vera folgorazione per Monet in particolare e per l'Impressionismo tanto da farne oggetto di studi e di applicazione per i suoi successivi lavori. 

Giardino Sigurtà 50x40

Tutto questo amore per i colori forti e per i contrasti di luci e ombre, caratteristico della pittura impressionista, si potrà rilevare proprio nei suoi quadri dipinti nello studio-bottega nel Lago di Garda dove si trasferisce per 12 anni.

Ispirata dai giardini, dalle limonaie e dall'azzurro del lago ritroverà quei colori che tanto l'avevano suggestionata così da farli diventare il principale tema ispiratore dei suoi quadri.

Chiusa la parentesi del Garda ma non quella artistica, assieme ad altre amiche artiste fonda nel 2017 l'associazione ART SPACE che ha come scopo principale quello di promuovere l'arte in ogni sua forma.

La sua attività artistica si arricchirà quindi di questo impegno e in particolare di realizzare corsi di pittura per grandi e bambini, laboratori a tema per avvicinare più persone possibile all'arte e ai personaggi che hanno fatto grande la storia dell'arte. 

Per questo è stata anche definita una pittrice "attivista dell'arte".

Nei suoi laboratori attraverso l'arte insegna soprattutto a ritrovare la propria manualità che in questo periodo storico, in particolare nell'infanzia si va perdendo.

Nei suoi stages cura in particolare anche l'aspetto terapeutico che l'arte infonde a chi la pratica, ma anche soprattutto a chi ha anche solo la possibilità di vederla come in questa mostra .

I suoi quadri parlano attraverso i colori della sua passione e dell'emozione che guida il suo pennello e che di sicuro trasmette anche in chi ha la possibilità di ammirali.

V. Franzin 


sabato 15 ottobre 2022

FRAMMENTI - Mostra di pittura RE_CONVERT ARS di Giorgio Bellingardo - GALLERIA DEL BARONE



                                 


               MOSTRA DI PITTURA  RE_CONVERT ARS di Giorgio Bellingardo                                                   GALLERIA DEL BARONE a Spinea                                                 presso pizzeria jazz club  AL BARONE ROSSO via Martiri15/17.

presenta

                                                              FRAMMENTI 

INAUGURAZIONE DOMENICA 30 OTTOBRE 2022 alle ore 11,30
(la mostra già visitabile tutti i giorni escluso il lunedi fino al 9 dicembre, dalle 18,00 alle 23,00)


Pelle  - olio su corteccia 


L'arte di Giorgio Bellingardo potremo definirla multiforme e poliedrica. 

Visti i molteplici aspetti della sua intensa vita professionale e artistica possiamo dire che i primi segnali di quella che poi sarà sua 'predisposizione' artistica, o forse è il caso di dire, della sua 'illuminazione', si intravedono già nel lontano 1982, quando Venezia città che lo aveva adottato e che lui amava, lo ispira a dipingere la sua prima opera dal titolo -Partita a scacchi-, realizzata utilizzando materiale di recupero. 


Partita a scacchi 1982 Olio su tela e jeans
                                

Allora, appena diplomato al liceo artistico, ancora non sapeva che quella sarebbe stata la prima di tante opere realizzate con un materiale che normalmente viene gettato dopo l'uso e che invece, con grande intuizione per quegli anni,  lui decide di far continuare a vivere facendolo diventare arte.

Solo dopo molto tempo e una vita fatta di lavoro da imprenditore grafico, messo alle strette dalla crisi economica, ma non personale, si re-incontra con quella tecnica materica che negli anni in cui era giovane e di belle speranze lo aveva solleticato. 

Mosso dalla passione e da una verve inusuale gli verrà naturale creare in una seconda vita, RE_CONVERT Ars, che più che un marchio, sarà una vera e propria "felice" scelta artistica. 

Partendo da un suo jeans, un pantalone, <custode, come scrive lui stesso, dei più intimi segreti>, che una volta consumato lui frammenta in tanti piccoli pezzi dipinti e li fa diventare una mirabile opera pittorica.

In galleria possiamo ritrovare delle citazioni di quella prima opera materica del 1982, opere nelle quali riconosciamo nella complementarità dei colori degli scacchi, i colori della bandiera della pace.

Una coazione a ripetere di opere quasi tutte intitolate -Frammenti di pace- 1,2,3,6, -Landscape- e -Scacco matto-, dipintie da Bellingardo nella sua piena maturità di artista,  anticipando con grande sensibilità tematiche che sono diventate tragicamente di attualità come la pace e l'ambiente e che danno il titolo a questa mostra assieme ad altre opere altrettanto significative qui alla Galleria del Barone.

Sono due importanti opere -Icaro- e -Stagnazione-, composte da olio su tela e sughero che testimoniano ancor di più la sua ormai matura evoluzione artistica.

Bellingardo infatti diventa interprete non di se stesso ma del tempo in cui vive cogliendo aspetti sociali che solo un'artista può intercettare, quali il tentativo di uscire dal labirinto di  'Icaro' , identificato da un pallino rosso fluttuante che rappresenta il bisogno di scappare da una realtà virtuale che risulta sempre più opprimente.

O ancora nella 'Stagnazione' quadro materico olio su tela e sughero che rappresenta il degrado di certa parte della nostra società indicato da un magma dal colore ocra e verde rappresentato da piccole forme semicircolari di sughero naturale, dove risalta un piccolo frammento di  sughero verde che tenta di aprirsi un varco lasciando una piccola scia blu che rappresenta la speranza; una sorta di vetrino di un microscopio con i germi di un male generazionale, appunto la stagnazione, di certa classe sociale e di certa cultura.

Con le opere - Pelle- e -Bosco incantato- si completa la testimonianza della crescita artistica e umana di Giorgio Bellingardo. Sono due opere che vogliono testimoniare le ferite dei nostri tempi inferte alla terra dai cambiamenti climatici e dalle guerre.

- Pelle - è un quadro del 2021 composto da 6 cortecce dipinte coi colori della bandiera della pace, raccolte dagli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia del 2018 che vogliono richiamare allo stesso tempo due problematiche: i cambiamenti climatici e la pace come elementi fondamentali per l'umanità nella terra.

Il tema ambientale viene  ancor più evidenziato dall'opera -Il bosco incantato- che fa parte di una serie di opere create da Giorgio Bellingardo col materiale raccolto nei luoghi della tempesta Vaia che però, per motivi di spazio, non sono potute essere portate a Spinea. 

In questa opera in particolare l'artista sintetizza attraverso i materiali che abbiamo visto nelle precedenti opere, jeans e sughero, il disastro avvenuto nei nostri boschi di montagna nell'ottobre di quattro anni fa. 

Con quattro tonalità di colori schematizza la drammaticità degli alberi, alcuni diventano tronchi, altri spogli delle foglie svettano ancora, dalla terra madre rappresentata dagli scacchi verdi, al cielo rappresentato a sua volta dagli scacchi viola, il colore del lutto, ma anche colore simbolico della quaresima, che come sappiamo è il periodo che precede la resurrezione.

E quindi rinascita.

Insomma il visitatore in questa mostra può immergersi dentro un mondo di colori dove può comprendere il senso che anche un semplice scarto, se si vuole, può diventare strumento di espressione materica del reale, ma anche visione del presente e di un futuro che potrebbe essere.

Una mostra che suggestiona e che ripaga la vista con opere importanti e generose. Che aiuta a farci riappacificare col mondo, si con Gaia, quella terra che tutti insieme abbiamo contribuito a compromettere, ma che grazie al suo messaggio ti aiuta a ri-trovare speranza.

Speranza in un cambiamento possibile, anche e soprattutto attraverso l'arte.

Quella di Giorgio è arte con la A maiuscola che vuole farci vedere, dal suo punto di vista le possibili prospettive di cambiamento che possono essere condivise o semplicemente conosciute.

Potrete ammirare quindi, anche se solo in parte, il suo percorso artistico, intellettuale e valoriale, come Artista e come Uomo.

V. Franzin - Rino

Giorgio Bellingardo nella recente mostra al Forte Zelarino

altre informazioni sull'artista: www.giorgiobellingardo.com 

foto dell'inaugurazione:










domenica 8 maggio 2022

EMOZIONI Mostra di quadri del nostro amico GIUSEPPE COPPOLA -

DOMENICA 29 MAGGIO 2022 ALLE ORE 11.30 INAUGURAZIONE della Mostra di pittura EMOZIONI dell'amico artista Giuseppe Coppola, la mostra sarà visitabile fino a questo autunno nei giorni di apertura del locale Pizzeria Jazz Club Barone Rosso.



Abbiamo il piacere di presentare presso La galleria del Barone  del locale di Spinea                    BARONE ROSSO PIZZERIA JAZZ CLUBla mostra dell’artista Giuseppe Coppola dal titolo EVOLUZIONE.

L’artista, grazie alla sua precedente professione lavorativa, ha avuto modo di studiare e conoscere profondamente l’animo umano e in questa, come nelle altre esposizioni delle sue opere, vuole accompagnarci in un viaggio virtuale nella galassia delle forme e dei colori, ma anche e soprattutto, attraversare la sfera impenetrabile del corpo e della psiche.

Le sue immagini pittoriche di volti dipinti con taglio fotografico, ci portano in un mondo surrealista fatto di arcipelaghi di pigmenti dai quali emerge con forza un grande talento per la pittura e tutto il suo giovanile amore per la fotografia.


I suoi quadri ricordano, scatti virati con la tecnica della posterizzazione, che fanno da base pittorica che sapientemente l’artista, fa diventare poi volti di donna ‘originali’ e ‘unici’, pennellati sulla tela con taglio fotografico.


Visione d'insieme della Galleria Al Barone

Oubli puissant habite sur ta buche - Nebbia al Golden gate

Giovane donna gen. 2019


Giovane donna nov. 2018 - Giovane Donna gen. 2019

IL QUADRITTICO DELLE STAGIONI -In Autunno - In Inverno - In Primavera - In Estate  


Grandi macchie surreali che, come isoipse, modellano le curve dei volti di donne di raffinata bellezza, raffigurate con sguardi intriganti, che mescolate alle macchie delle campiture rendono il ritratto ammirabile, ipnotizzando con l’effetto ottico della visione d’insieme, un’intensità di colori e una sapiente armonia di proporzioni, talmente accattivanti che a volte nella
 loro visione rapiscono lo spettatore.
Occhio 2 - Inquietudine

Si!      Si fanno guardare i quadri di Coppola; meglio se da una certa distanza, così dare modo all’occhio di circostanziarne i tratti.  L’effetto è tanto antropomorfo tanto più ci si allontana, quanto diventa astratto e intrigante quanto più ci si avvicina.

L'oubli puissant habite sur ta buche

E così l’artista, che per primo ha sperimentato questo effetto ottico, inizia una ricerca artistica che lo porta a giocare con i particolari che diventano a loro volta, grazie a questo effetto “zoom” (ecco di nuovo la fotografia), un’altra tela e quindi un’altra opera.

L’arte diventa un gioco di macroscopia del particolare di una certa immagine che Coppola usa per elaborare il suo studio di visione complessiva, che lo porterà poi a realizzare proprio nel quartetto delle stagioni la sua “Evoluzione” artistica.

Oltre che di sperimentazione, con l’uso della tecnica materica, le quattro stagioni diventano la continuazione della sperimentazione del ‘macro’, come punto di partenza per il componimento astratto quale poi risultato finale.

Golden Gate: un ricordo


Nell’arte di Coppola ci sono citazioni di grandi artisti della Pop art e dell’avanguardia novecentesca dell’astrattismo figurativo.  La sua ricerca continua come si può vedere nella coppia dei due quadri dei “Ponti” presenti in mostra, immortalati nella loro staticità e avvolti da effimeri cumuli di nebbie.

Anche questi paesaggi così diversi dalle tematiche precedenti acquisiscono, grazie alla tecnica delle macchie di colore, fascino e curiosità, quasi a rappresentare un simbolo, come tutti i ponti che attraversano e “uniscono”, ovvero ciò che deve esprimere l’arte, grazie alla bellezza, ovvero unire i popoli.

V. Rino Franzin

  

Giuseppe Coppola nasce a Catania il 14 marzo 1948, vive lavora a Dolo Ve.

Durante la sua attività professionale che, dopo la laurea e la specializzazione in Neurologia a Catania nel 1979 e in Psichiatria a Modena nel 1989, lo ha visto impegnato come Psichiatra a Venezia, Mestre, San Donà di Piave e Mirano-Dolo, ha sempre ha coltivato la passione della Fotografia con particolare riguardo ai ritratti, del Disegno e della Pittura.

A quest’ultima s’è dedicato con maggiore assiduità una volta andato in pensione.

Libero dall’impegno lavorativo ha frequentato i Corsi di Disegno e Pittura tenuti dalla Sig.ra Graziella Sorgato presso l’Università Popolare di Camponogara, approfondendo con la stessa la tecnica dell’Acquerello.

Da poco si è avvicinato al mondo dell’incisione frequentando presso il Centro Calcografico 3C di Mestre il work shop di Xilografia tenuto dal Maestro Davide Schileo e il corso base di Calcografia con il Maestro Gianni Favaro.

Nella sua pittura si fondono mirabilmente le sue due passioni (Fotografia e Pittura), una coniugazione che si esprime attraverso il colore e le gradazioni tonali, in particolare con le emozioni e gli stati d’animo dei soggetti ritratti.

Dal 2018 ad oggi ha sviluppato una tecnica pittorica al contempo figurativa/astratta, per giungere poi un suo proprio e originale astrattismo, attraverso l’osservazione dei particolari quasi come se utilizzasse un microscopio.

Ha alle spalle numerose esposizioni sia collettive che personali:

dal 2010 al 2019 nelle Collettive organizzate nei territori della Riviera del Brenta di pertinenza dell’Università Popolare di Camponogara;

Nel 2018 dal 16 novembre al 13 dicembre 2018 la sua prima Personale “Prisma di Luce” con l’Associazione Culturale “Trasparenze” di Mestre;

Nel 2019 da ottobre a novembre e 2020 da giugno ad agosto, personale c/o il “Caffè Commercio” di Dolo;

Nel 2018, 2019 e 2021 ha partecipato in Collettiva c/o la Galleria di via Querini 22 in Mestre alle edizioni di “Art Night”;

Nel 2019, 2020, 2021 ha partecipato al “Premio Mestre di Pittura”;

Dal 2020 fa parte del Gruppo Artistico “Immagine 22”;

Dal 15 al 31 dicembre 2021, Udine c/o Galleria ARTime in Collettiva dal titolo “tirando le somme”

 

 

mercoledì 16 marzo 2022

27 marzo - MOSTRA del Maestro Gianni Favaro dal titolo IL RITO DEL SEGNO a Spinea presso la Galleria del Barone

MOSTRA   del Maestro Gianni Favaro dal titolo IL RITO DEL SEGNO 
a Spinea presso la Galleria del Barone
domenica 27 marzo 2022 alle ore 11,30


 


Abbiamo il piacere di presentare nella Galleria del Barone a Spinea, le bellissime incisioni calcografiche del Maestro Gianni Favaro.              

Artista Incisore, da lungo tempo presente nel panorama artistico veneto, nazionale e internazionale grazie alla sua instancabile attività che inizia fin dagli anni settanta.

Ha frequentato i corsi della Scuola del Centro Internazionale della Grafica di Venezia e di Atelier Aperto di Venezia, del quale è tra i principali fondatori e dove ha avuto modo di approfondire la ricerca e la conoscenza delle tecniche incisorie tradizionali in particolare l’acquaforte e l’acquatinta.

Fondatore anche della sezione Torchio Piranesi  presso l’omonimo Centro  Artistico di Mogliano Veneto e cofondatore assieme all’amico scomparso Alberto Benvenuti del Circolo culturale calcografico 3C di Mestre, ora Centro Calcografico 3C, dove da anni si prodiga a portare avanti l’insegnamento dell'antica tecnica con entusiasmo e passione.

Le sue acqueforti si contraddistinguono per minuziosità di segno e per maestria infinita, la stessa che guida la sua mano esperta di segno in segno.

In ogni sua opera possiamo osservare come la sua mirabile tecnica lo aiuti a testimoniare che l’incisione, prima ancora di essere forma d’arte,  è soprattutto riflessione.

La sua attenta osservazione della realtà viene riporta nelle sue lastre con una visione pacata del mondo, che si tratti di un paesaggio o di un’ambientazione interna, dove ritroviamo sempre puntuali citazioni di una verità  svelata. 

Iconografie realizzate attraverso la rappresentazione di cartoline, foto e disegni appesi in retroscena dell'opera,  mirabile sceneggiatura, che presenta, di volta in volta, quel mondo del quale l’artista vuole essere protagonista e testimone.

La grafica fatta di piccoli segni,  ripetitivi ma essenziali crea forme nei luoghi interni, fatte di pochi elementi compositivi che proprio grazie a dettagli minuziosi, rende suggestive le sue rappresentazioni, tanto da far perdere, nelle sue fitte trame incise,chi le guarda, . 

Inoltre in ogni opera possiamo ammirare l'atmosfera rarefatta dei chiaro scuri di squisita raffinatezza, dove la luce esce sempre dalle forme con impressionante ritmo.                            

Scorci veneziani, porte d’acqua, paesaggi rurali sono le sue tematiche di  paesaggio ricercato-ritrovato anche nell’intimità dei sui "interni d’autore".

Molti suoi ultimi lavori sono vicini a composizioni di nature morte ambientate in stanze che sembrano fatte proprio per la meditazione, adorne di oggetti semplici che però richiamano l’attenzione ai contenuti, che diventano poi essi stessi testimonianza di silenzi ricercati e di immobilità voluta.

Nella mostra di Spinea sono rappresentate ampliamente queste sue tematiche.

V.F.

Vi aspettiamo numerosi all’inaugurazione che si terrà domenica 27 marzo alle ore 11,30.


Alcune sue stampe si possono vedere su: 

https://www.repertoriobagnacavallo.it/incisori/loadcard.do?id_card=208213

https://www.raccoltastampesartori.it/autori/favaro-gianni?sort=registro:asc

https://www.incisoricontemporanei.it/it/sezioni/Favaro-Gianni_245.htm


 

 

 

giovedì 17 febbraio 2022

MOSTRA DEL MAESTRO GIANNI FAVARO A SPINEA

MOSTRA DEL MAESTRO GIANNI FAVARO A SPINEA

E' stata allestita la mostra del nostro amico e Maestro Gianni Favaro presso la Galleria del Barone presso la Pizzeria Jazz Club BARONE ROSSO a Spinea e prestissimo annunceremo l'inaugurazione.

Per quest'anno, con possibilità di rinnovo, gli amici gestori del Barone Rosso hanno chiesto alla nostra Associazione di curare l'allestimento de La Galleria del Barone, uno spazio a disposizione di tutti gli artisti che vogliono rendere visibili le proprie opere anche al di fuori dei luoghi solitamente deputati a mostre. 
E' una bella opportunità e una sfida, che va al di là di quelle che sono le nostre normali attività di laboratorio. 
Una vetrina per artisti, quindi non solo incisori, che però diventa volano per l'arte e per chi ne è appassionato. 
Un modo per sdoganare i luoghi ormai sempre più inaccessibili da parte del pubblico che frequenta sempre meno le gallerie, anche per colpa dell'attuale andamento della pandemia.

Il locale gestito dal 1986 da persone attente anche ai grandi processi culturali che stanno condizionando la nostra società, si distingue oltre che per la qualità dei cibi proposti, anche per la loro attenzione al mondo artistico musicale e espressivo. 
In questi anni, infatti, i clienti del locale di Spinea si sono abituati a vedere alternativamente svolgersi concerti di musica, jazz, rock, fushion e classica oltre a rappresentazioni teatrali e iniziative di solidarietà.
Da quando poi hanno rinnovato il piano superiore con un restyling qualitativo studiando spazi e impianto luci, hanno dato spazio ad esposizioni artistiche di altissimo livello grazie alla collaborazione con l'Associazione Culturale ArtisticaMente 3.0 che grazie alla passione del suo coordinatore Emanuele Falasco sono statr presentate collezioni di opere di artisti di grande rilievo - vedi sito: https://www.glartent.com/IT/Spinea/1314398561906477/La-Galleria-del-Barone.




 

Favaro Gianni

Mogliano Veneto (TV), 25/03/1949
incisore
Luogo di attività: 31021 MOGLIANO VENETO (TV)

Il suo avvicinamento al mondo dell’arte risale agli anni Settanta quando inizia a dipingere; sostenuto da lusinghieri riscontri prosegue nel suo percorso finché, all’inizio degli anni Ottanta, il suo interesse si sposta verso le tecniche dell’incisione calcografica fino a farne in seguito la sua unica attività artistica.
Dopo un primo periodo di studio e di pratica si iscrive alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, dove frequenta i corsi di Tecniche dell’Incisione ed un corso speciale per artisti sotto la guida di Nicola Sene. Alla fine degli anni Ottanta fa parte del gruppo di artisti fondatori dell’associazione “Atelier Aperto” di Venezia, dove ha modo di approfondire la ricerca e l’applicazione delle tecniche tradizionali, tra le quali privilegia l’uso dell’acquaforte combinandola spesso con la tecnica dell’acquatinta.
Nello stesso periodo entra nel gruppo di artisti del Centro artistico-culturale Piranesi, e a partire dal 2000 tiene dei corsi di Tecniche dell’Incisione presso il Centro Calcografico 3C di Mestre. Dal 2006 al 2013 coordina e dirige i corsi del laboratorio “Torchio Piranesi”. Fa parte dell’ALI. (Associazione Liberi Incisori) dal 2008 e dell’ Associazione Nazionale Incisori Contemporanei dal 2013.
In anni recenti le sue opere trovano inserimento in importanti collezioni pubbliche e trovano visibilità venendo esposte in numerose e importanti Rassegne Nazionali ed Internazionali.
È attivo anche nella produzione di Ex Libris e, ad oggi, le matrici incise, che stampa in proprio, sono circa 450 e rappresentano prevalentemente composizioni con oggetti e i paesaggi.