giovedì 9 ottobre 2025

Il Centro Calcografico 3C ringrazia la famiglia Bonaldo

Ieri 8 ottobre, con una piccola cerimonia, abbiamo accolto nella nostra sede-laboratorio, in Via Andrea Costa 38a a Mestre, la figlia di Guerrino Bonaldo con il marito. 

Abbiamo voluto così ringraziarla per la donazione al  nostro laboratorio di due torchi appartenuti al padre Guerrino scomparso nel 2018. 

Si tratta di un torchio importante che è stato messo in funzione per gli allievi-soci della nostra associazione, mentre per il secondo, più antico e non più agibile, abbiamo deciso di collocarlo nell'atrio del corridoio del secondo piano del Centro Civico Altobello, con le tavole di immagini realizzate dal maestro Bonaldo, per onorare così la sua memoria e creare così un piccolo "angolo museo dell'incisione". 

In ogni torchio è stata posta una targhetta ricordo in ottone con la seguente dicitura "torchio calcografico già appartenuto all'incisore Guerino Bonaldo".

A nome di tutto il Centro Calcografico 3C di Mestre va il nostro ringraziamento, noi nel nostro piccolo abbiamo cercato di rispettare l'intenzione della famiglia che ha fortemente voluto che i torchi andassero a chi con passione si dedica a questa antica arte dell'incisione.





Alcune note sul artisita Guerrino  Bonaldo scomparso nel 2018

Biografia di Guerrino Bonaldo, incisore veneto

Guerrino Bonaldo (1941-2018) è stato uno dei più eminenti incisori veneti del secondo Novecento, celebre per la sua maestria nell'acquaforte e per aver catturato con un segno essenziale e poetico paesaggi e nature morte. Nato il 5 gennaio 1941 a Zero Branco, una frazione di Treviso, in Veneto, Bonaldo visse e lavorò per tutta la vita nella sua terra natale, immerso nel contesto rurale e naturale che ispirò gran parte della sua produzione artistica. La sua opera si distingue per una visione lirica e intima, influenzata dalla tradizione incisoria europea, in particolare dal segno libero e luminoso di Rembrandt, che seppe reinterpretare con una sensibilità moderna e personale.

Formazione e inizio carriera

Bonaldo si formò all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studiò sotto la guida di Mario Dinon, un incisore trevigiano ingiustamente dimenticato oggi, ma fondamentale per la sua crescita artistica. Dinon lo introdusse ai segreti dell'incisione, instillandogli un approccio che enfatizzava la "poeticità della lastra": per Bonaldo, l'incisione non era mera tecnica, ma un atto di profonda partecipazione sentimentale tra l'artista e il soggetto rappresentato. Iniziò a incidere nel 1960, prediligendo la tecnica dell'acquaforte, che gli permise di esplorare con esilissimo segno e grande delicatezza i temi del paesaggio veneto e della natura morta. Il suo corpus calcografico conta oltre 400 incisioni, un'imponente produzione che lo pose tra i maestri dell'acquaforte italiana contemporanea.

Stile e temi artistici

Le opere di Bonaldo sono caratterizzate da un'essenzialità quasi calligrafica, dove il segno si fa strumento di evocazione poetica, catturando l'anima segreta dei soggetti: campi ventosi del Veneto, still life di oggetti quotidiani illuminati da una luce diffusa, paesaggi che respirano un'intimità rembrandtiana ma radicata nel territorio trevigiano. Come osservò un critico nel 2018, Bonaldo era "il poeta dell'incisione", capace di infondere nelle sue lastre una "aderenza tra il creatore e ogni sua fibra, anche la più intima". La sua arte, esposta in mostre come quella di Asolo (che censì incisori trevigiani del '900) e Ferrara, ha lasciato un'eredità di raffinatezza e profondità, spesso celebrata in cataloghi e pubblicazioni specializzate.

Morte e eredità

Bonaldo scomparve nel luglio 2018, all'età di 77 anni, lasciando un vuoto nel panorama dell'incisione veneta. La notizia della sua morte, riportata dalla stampa locale, suscitò un coro di apprezzamenti postumi, con appelli affinché Treviso gli dedicasse una mostra antologica immediata per onorarne l'opera. Oggi, le sue incisioni sono conservate in raccolte private e pubbliche, e studi come "Bonaldo" (Roma, 1993) o "Invenit et Sculpsit" (Firenze, 2000) ne analizzano il contributo alla storia dell'arte grafica italiana. Per approfondire, si consiglia la visita al sito dedicato alla sua opera o l'acquisizione di cataloghi editi.

Esempi di incisioni di Guerrino Bonaldo

Guerrino Bonaldo, maestro dell'acquaforte, ha prodotto oltre 400 opere, prevalentemente paesaggi veneti e nature morte, caratterizzate da un segno delicato e poetico. Ecco alcuni esempi rappresentativi della sua produzione, tratti da cataloghi e mostre come "Intorno al Sile" e antologiche postume

Un classico esempio è una natura morta che raffigura un insieme di zucche, physalis e altri elementi vegetali sparsi su una superficie, con un'illuminazione soffusa che enfatizza le texture e le ombre, tipica della sua attenzione ai dettagli naturali.



Un'altra opera simile mostra una composizione di zucche e ortaggi disposti in modo casuale, evocando la quotidianità rurale del Veneto, con tratti fini che ricordano influenze rembrandtiane reinterpretate in chiave moderna.



Nei paesaggi, come questo con case e alberi spogli in un ambiente nebbioso, Bonaldo cattura l'essenza del territorio trevigiano, con linee eteree che suggeriscono movimento e atmosfera.


Un'incisione verticale raffigura un grappolo di castagne o nocciole appeso, con un focus sul dettaglio organico e un gradiente di toni che crea profondità.



Infine, un paesaggio orizzontale con campi e case in lontananza, dove il segno minimale evoca serenità e vastità, comune nelle sue opere dedicate al fiume Sile e dintorni.



Queste incisioni esemplificano il suo stile essenziale, spesso esposte in mostre come quella a Villa Guidini nel 2024. Per vedere originali, consulta repertori come il Repertorio Digitale dell'Incisione Italiana Contemporanea di Bagnacavallo o l'Archivio Sartori Mantova 

martedì 7 ottobre 2025

Domenica 26 ottobre LA POESIA DEL SEGNO - opere su carta del maestro Sandro Chinellato - Incisore

MOSTRA DI INCISIONI CALCOGRAFICHE

del maestro SANDRO CHINELLATO

               LA POESIA DEL SEGNO               domenica 26 ottobre ore 11,30

presso LA GALLERIA DEL BARONE

          Via martiri 15/17 Spinea VE            


SANDRO CHINELLATO

 

Nato nel 1948 a Mogliano Veneto, Sandro Chinellato ha lavorato come Dirigente d'Azienda e consulente per l’organizzazione, la valorizzazione e la gestione delle Risorse Umane.

Il suo interesse per l'arte è sbocciato negli anni '60 quando, ispirato dalla fervente atmosfera culturale del periodo, ha iniziato a dipingere. Tuttavia, è solo nel 1980 che la sua vita artistica prende una svolta significativa. Un breve corso di incisione cattura la sua attenzione, aprendo le porte a un nuovo capitolo nella sua esplorazione artistica. E’ stato, nel 1984, uno dei Soci fondatori dell’Associazione Incisori “Perinciso” a Conegliano.

 Affascinato dalla tecnica dell'acquaforte, si dedica con passione all'arte dell'incisione. Nonostante gli impegni di lavoro che, per alcuni anni, lo costringono a rallentare la produzione artistica, il suo amore per la grafica incisoria non si affievolisce. Nel 2012, decide di approfondire ulteriormente le sue competenze partecipando ai corsi di Stampa Calcografica presso l'Istituto Statale d'Arte "Bruno Munari", perfeziona le varie tecniche metodologiche e diventa docente di tecniche incisorie. 

Con il rinnovato slancio artistico, promuove diverse mostre personali e partecipa a numerose mostre collettive e concorsi, riscuotendo successi a livello internazionale. Le sue opere trovano dimora in musei e collezioni pubbliche e private in vari paesi (Giappone, Usa, Russia, Polonia, Bulgaria, Turchia, Spagna, Portogallo, Francia, Argentina, Romania, Ucraina, Lituania, Serbia, Danimarca, Belgio, Albania, Macedonia, ecc.), confermando la sua crescente notorietà nel mondo dell'arte grafica.  È presente nel Repertorio degli Incisori Italiani di Bagnacavallo e nella Raccolta delle Stampe Sartori di Mantova.

 Nel 2015, il suo spirito creativo abbraccia il mondo degli Ex Libris, unendo l'arte dell'incisione a un nuovo filone produttivo. Queste piccole opere d'arte su misura per libri personalizzati gli regala ammiratori da ogni angolo del mondo e riscuotere significative riconoscimenti.

Da ultimo, con la volontà di esplorare nuove forme di espressione intraprende un nuovo viaggio nel mondo del "Libro d'artista". Con una serie di cartelle che combinano incisioni uniche con poesie personali, portando la sua creatività a un livello ancora più intimo e personale.

Al suo attivo ha ha  oltre 300 esposizioni tra Mostre Personali, Collettive e Concorsi Nazionali e Internazionali. 

info sul sito del maestro Sandro Chinellato

giovedì 7 agosto 2025

DAI FORMA ALLA TUA PASSIONE

 DAI FORMA ALLA TUA PASSIONE 


Corsi di Incisione, Disegno, Acquerello e molto altro.


Da settembre, trasforma la tua passione in un'arte. 


L'APS Centro Calcografico 3C ti aspetta a Mestre per un percorso creativo che ti guiderà passo dopo passo.

Scegli tra i nostri corsi di:

• Incisione Calcografica: Per scoprire i segreti di un'arte antica.

• Disegno: Impara le tecniche fondamentali per esprimere le tue idee.

• Acquerello: Lascia che i colori prendano vita sulla carta.

• Calligrafia: Scopri l'eleganza della scrittura a mano.

• Scrittura Creativa: Per dare voce alle tue storie.

I corsi iniziano il 15 settembre 2025 e terminano il 15 giugno 2026. I nostri laboratori in via Andrea Costa 38A a Mestre (VE) sono pronti ad accoglierti.

Non rimandare la tua creatività.

Chiama il 333 339 7860 Rino - oppure 333 7135254 Elisabetta e/o 3713745574 Caterina - oppure visita il nostro sito www.circolocalcografico3c.blogspot.it per scoprire tutti i dettagli


e iscriverti!

martedì 22 aprile 2025

SERATA MUSICALE con Lele Perolari - Wonderfull

Il Centro Calcografico 3c Ets Mestre è lieto di invitarvi alla serata musicale con Lele Perolari Wonderfull al Jazz Club Pizzeria Il Barone Rosso di Spinea GIOVEDI' 8 MAGGIO 2025 DALLE ORE 19,30.



Passerete una piacevole serata in compagnia di tanti amici e tutti insieme gustando le favolose pizze del Barone, ascolteremo le bellissime canzoni tipiche veneziane di Lele. Aiuterete così a far continuare l'attività del nostro Laboratorio che a Mestre in via A. Costa, da oltre 22 anni svolge corsi di Incisione calcografica, mostre e conferenze- (da quest'anno, anche corsi di acquerello, disegno, scrittura creativa e Calligrafia).

Per chi vuole, durante la serata saranno messe a disposizione 30 "BUSTE A SORPRESA" contenenti 3 incisioni (i cosidetti PF) dell'archivio del PREMIO MESTRE di INCISIONE PF che la nostra associazione ha indetto per ben 5 edizioni. Piccole opere incise da grandi artisti da tutta Italia e dall'estero che hanno partecipato alle 5 edizioni del concorso.

Al prezzo della consumazione, sarà chiesto in aggiunta una quota di 5,00 per l'organizzazione della serata-.

TELEFONATE al 333 3397860 (Rino) per prenotare ed essere sicuri di non perdervi lo spettacolo. 


lunedì 21 aprile 2025

Il Centro Calcografico partecipa al mese dell'affido


        Il Centro Calcografico partecipa al mese dell'affido

"C'è spazio nel mio cuore" 

Il 6 maggio  dalle ore 17,00 saremo presenti in Calle Legrenzi per una dimostrazione di stampa.







Chi verrà a trovarci potrà vedere dal vivo come si stampa una calcografia o una xilografia.
Inoltre potrà conoscere e approfondire le tematiche dell'importanza della solidarietà che c'è nell'affido familiare.

"*) A maggio... mi affido”, attraverso l’impegno dell’Assessorato alla Coesione sociale, insieme a numerosi soggetti del mondo dell’associazionismo, del volontariato e del Terzo Settore, propone alla cittadinanza attività, eventi, incontri per adulti, bambini e ragazzi per raccontare cosa sono l'affido e la solidarietà familiare. Le esperienze verranno raccontante e testimoniate, nelle diverse giornate, da operatori, da persone e famiglie che già hanno fatto, o stanno facendo, l’esperienza di essere solidali e/o affidatari. 

Per bambini e i ragazzi verranno realizzate una serie di attività e spettacoli. 

“Con questa nuova edizione di "A maggio... mi affido" – evidenzia l’assessore alla Coesione Sociale – il Comune di Venezia intende mantenere alta l’attenzione sull’affido e la solidarietà familiare, promuovendo concrete forme di supporto di minori e nuclei familiari in difficoltà che rappresentano un esempio virtuoso di collaborazione tra l’Amministrazione pubblica ed il cittadino che sceglie gratuitamente di mettersi a disposizione dei più fragili”.

*)- (tratto dal sito del Comune per l'edizione del 2024)

alleghiamo il calendario delle iniziative:


DRITTI SUI DIRITTI 2025

A MAGGIO... MI AFFIDO!  






Questo il calendario delle inizative

 





domenica 6 aprile 2025

LA GALLERIA DEL BARONE Mostra del maestro orafo FRANCESCO BIGNOTTO - dal titolo: Appunti di viaggio - dal 6 aprile al 30 maggio 2025

Il Centro Calcografico 3C di Mestre 

e il Barone Rosso Jazz club di Spinea ha il piacere di annunciare 

 l'inaugurazione della  mostra APPUNTI DI VIAGGIO

 OPERE A CHINA del maestro Francesco Bignotto

DOMENICA 18 MAGGIO 2025 

ALLE ORE 11,30


Il Centro Calcografico 3C di Mestre presenta la Mostra Appunti di Viaggio del Maestro orafo Francesco Bignotto. 
Dopo la suggestiva mostra Weltashaung TPNW, coi contenuti legati all'equazione  universale umana/linguaggio-comportamento-pensiero e le immaggini suggestive di Bruno Tonolo che si è conclusa il 4 aprile, prosegue la rassegna degli amici artisti del 3C a La Galleria del Barone a Spinea.

Domenica 18 maggio alle ore 11,30 ci sarà l'inaugurazione della mostra  di APPUNTI DI VIAGGIO che come per le precedenti si contraddistinguerà per originalità e estro creativo.

Dal 5 aprile al 31 maggio si potranno ammitare nella sala La Galleria del Barone, le opere di Francesco Bignotto, maestro orafo e artista poliedrico che a Spinea ha voluto essere presente con alcune delle sue opere pittorico materiche e con le sue originalissime opere grafiche a china.

Bignotto classe 1955 è figlio d'arte, assieme al fratello, di padre pittore affermato nel Trevigiano, ha studiato persso l'Istituto d'arte di Venezia.
Fa parte dal 1975 del Centro Artistico Piranesi di Mogliano veneto.

Dopo il diploma svolge la professione di orafo nel suo laboratorio di Venezia, in particolare nel suo lavoro dal 79 al 97 realizza raffinatisimi gioielli, preferendo nella loro creazione la sperimentazione, la ricerca e l'originalità, ottenendo riconoscimenti a livello mondiale e numerosi autorevoli premi.  
Nella sua attività creativa e artistica, sì è distinto per la creazione di gioielli, partendo da materiali poveri originali, realizzando così vere e proprie sculture in miniatura

Dopo essersi ritirato già da qualche anno dall'attività artigianale dell'oreficeria, ha ripreso da poco l'attività pittorica.
Le opere grafiche che potete ammirare a La Galleria del Barone sono, come le ha volute chiamare l'autore nel titolo "Appunti di viaggio"

La stessa scelta espositiva delle grafiche è proprio su teche (chi viene a visitare la mostra infatti, le può vedere, sono  semplicissime bacheche in sughero)  che richiamano il concetto di "raccolta" di veri appunti artistici.

A ragione poi, nel titolo della mostra, il complemento di specificazione, "di viaggio" che vuole essere la metafora della riflessione dopo un lungo percorso artistico. 
Un viaggio nell'arte, come quello nella sua esistenza stessa.

Opere grafiche molto elaborate che iniziano a prendere forma da semplici traccie su campiture, che man mano diventano testimonianze di un percorso artistico. 
Una memoria "viva" del presente e del passato, grazie alla quale riesce a esprimere le proprie emozioni.

I segni e le forme comprendono indistintamente nello spazio di un foglio, appunti, concetti, visioni, emozioni spaziali che richiamano alla sua esperienza e abilità creativa, che derivano direttamente anche dalla lunga attività di orafo.

Ma c'è molto di più del solo talento e dell'esperienza. Nel mondo dell'arte gli artisti si contaminano, subiscono involontariamente influenze e a loro volta inconsciamente sono portatori di cambiamenti essi stessi.

L'artista moglianese, che conosco da poco e che so essere molto riservato, mi perdonerà se nel raccontare della sua mostra mi permetto di accennare quello che i suoi lavori mi hanno trasmesso facendomi ricordare in qualche modo, per forma e contenuto, quelli evidenti e caratterizzanti del movimento spazialista.

Le sue grafiche contengono in gran parte, a mio parere, quei concetti dello spazio come somma del Tempo, Direzione, Suono e Luce che hanno rivoluzionato il concetto di arte, introducendo dopo la metà del novecento, nuove espressioni artistiche anche grazie allo "spazialismo".

Vi suggerisco di osservare le opere in mostra, senza preclusione; una traccia e un suggerimento potrebbe essere tratto dal titolo, "Appunti di viaggio". 
Ognuno però con il proprio sguardo personale e facendo un piccolo lavoro di ricerca, potrebbe già immaginare riconoscere alcuni elementi, oppure può semplicemente lasciarsi trasportare dai contenuti visivi. 

Molte sono le forme geometriche che ritroviamo nelle grafiche presenti in galleria, se le osserviamo bene alcuni potrebbero individuare dei simbolismi,  altri solo forme a triangolo oppure convesse. Altri ancora sentirsi osservati da occhi che li guardano, dietro a dei sipari, oppure semplicemente individuare forme che escono dal foglio e che stupiscono per la loro profondità di campo. 

Non aggiungo altro.

Francesco Bignotti, per sua affermazione, non si ritiene un pittore, anche se la sua passione per la pittura è iniziata all'età di 14 anni.
Una passione che non ha mai abbandonato e che per tutta la vita ha continuato a coltivare, anche se a periodi alterni e che lo ha portato questi ultimi anni, dopo aver lavorato per tutta la vita creando preziosi, ad approdare oggi alla grafica come mezzo di espressione artistica.

Giancarlo Zaramella fondatore del Centro Artistico Piranesi di Mogliano Veneto, in alcune note critiche riguardanti il suo lavoro artistico lo ha definito "uomo di coerente e incisiva personalità.... pervaso di esistenzialità emozionale....nelle sue opere la riproduzione grafica della narrazione è intuizione del segno che diventa immagine...."
Questa è la sua prima vera e propria "personale", anche se in passato ha esposto con la moglie, anche lei pittrice. 

Quindi personalmente ringrazio Gianni Favaro per averlo proposto a La Galleria del Barone, dando a tutti noi la possibilità di avere la bella occasione, unica per il momento,  di vedere esposti questi preziosi lavori.

Spinea, 5/4/2025  - Vincenzo Rino Franzin


teche con gli appunti


teca con gli appunti


La Piave

Barene
 
Autoritratto
















domenica 16 marzo 2025

CORSI DI INCISIONE - ACQUERELLO - DISEGNO E SCRITTURA CREATIVA da marzo 2025

Sono partiti in aggiunta ai corsi di incisione i corsi di acquerello, 
disegno e scrittura creativa.

Insegnanti: 
Caterina Gomirato - acquerello
Elisabetta Gomirato  - disegno e laboratorio di incisione
Giovanna Larizza - scrittura creativa
Per informazioni:
333 3397860  - 338 5066086


 








sabato 1 marzo 2025

Mostra DAL COLORE AL SEGNO di Gianna Giacomin

MOSTRA DAL COLORE AL SEGNO

Palazzo della Loggia Noale INAUGURAZIONE ORE 16.30


Siete tutt* invitat* 

alla vernice della mostra della nostra amica  Socia Gianna Giacomin, oggi pomeriggio alle 16.30 presso le sale al primo piano del Palazzo della Loggia di Noale. 

Gianna sarà lieta, assieme al nostro Presidente Gianni Favaro e vice presidente Rino Vincenzo Franzin,    di presentare le opere che hanno caratterizzato la  sua vita artistica. Come potete immaginare dal titolo, la nostra amica presenterà le sue più significative opere pittoriche affiancandole per la prima volta alle sue splendide incisioni.

 Io e Gianni avremo l'onore  di commentare e illustrare i suoi lavori. 

Di seguito si vedono alcune immagini pittoriche delle opere in mostra. 

Primavera

Aquilegia

Le stagioni del cuore




Donne in cammino

Eclissi

Venezia

 Siete tutt* invitat* a presenziare 


PRESENTAZIONE MOSTRA  DI GIANNA GIACOMIN

DAL COLORE AL SEGNO

1 MARZO 2025

PALAZZO DELLA LOGGIA -  NOALE

 ORE 16,30

 

Gianna Giacomin è nata a Preone, un piccolo paese della Carnia che guarda dal lato ovest la piana del Tagliamento.   La sua famiglia però lascia quelle terre quando lei è ancora piccola per venire in provincia di Venezia. 

L’interesse per l’arte e per la poesia è sempre stato dentro la sua personalità.

Solo in età adulta però ha potuto coltivare queste passioni.  Comincia infatti a praticare con una certa costanza solo appena gli impegni familiari glielo consentono, seguendo quindi il suo percorso artistico che l’ha portata ad oggi in questa bella mostra. 

Comincia frequentando l'Associazione Nuova Arte Grafica di Mestre e seguendo i corsi di disegno e pittura di figura,  acquisisce insegnamenti e approfondimenti sulla storia dell'arte.

La sua ricerca artistica la porta ad usare vari materiali, olio, acrilico, smalto e uso delle varie possibilità materiche.

Dal 2008 fa parte del Centro Calcografico 3C di Mestre sotto la guida dei Maestri Gianni Favaro e Alberto Benvenuti, avendo modo quindi di approfondire la ricerca sull'arte calcografica quali: acquaforte, acquatinta, ceramolle e altre tecniche incisorie.

Gianna, oltre a dipingere e incidere, come abbiamo detto,  ama scrivere poesie, riuscendo così a completarsi come artista e come poeta.

Grazie a questa sublime forma d'arte, appunto la poesia, molte delle sue emozioni si trasformano in versi e come possiamo vedere oggi, anche poi in mervigliose composizioni pittoriche.

Io ho il compito di guidarvi all’interpretazione di alcune opere eseguite nella sua prima parte di vita artistica ovvero la fase pittorica informale, ma la sua pittura ha spaziato anche e soprattutto sulla figura e nei paesaggi, che per motivi di spazio non sono presenti in sala.

Oggi potrete ammirare in particolare in grande maggioranza le sue incisioni, ma la presenza alcuni quadri astratti relativi agli anni 80/90 sono stati ritenuti importanti per delineare la figura artistica dell’autrice.

Leggere la pittura di Gianna Giacomin, almeno per queste opere informali, non è come leggere un libro, leggere un racconto o una poesia.

Diventa dunque un'esperienza impegnativa, affascinante e stimolante, che al tempo stesso, richiede un approccio diverso rispetto all'arte figurativa, oggi presente invece in tutte le centinaia di lastre incise.

Oltre che aver consultato l’artista, mi permetto di darvi alcuni suggerimenti a cui io mi sono affidato, per comprendere e apprezzare in particolare i quadri presenti oggi.

Per capire e apprezzarne i pregi, la composizione e lo stile, bisogna dimenticarsi di cercare figure riconoscibili o storie narrative, tranne che per il  quadro “Donne in cammino” che è esso stesso un manifesto facilmente decodificabile.

I titoli stessi delle opere, inoltre, ci possono fornire indizi utili sulle intenzioni dell'artista o sul significato che voleva trasmettere, ma bisogna ricordarsi che la pittura astratta è un linguaggio visivo che si esprime attraverso forme, colori e linee e a volte sfugge anche all’intenzione dell’artista l’emozione e la sensazione che lo sguardo stesso provoca al visitatore.

L'arte astratta di Gianna si concentra su forme, colori, linee e texture, in alcuni casi si avvicina alla rappresentazione della realtà̀, almeno certamente questo è nelle sue intenzioni.

Consiglio quindi di concentrarsi sugli elementi visivi, la composizione, lo stile e l’armonia cromatica del colore e contemplare il quadro, a prescindere da quello che può rappresentare.

Il segreto contemplativo è sempre personale e nella suggestione vengono coinvolte diverse aree cerebrali, in particolare la corteccia visiva, situata nella parte posteriore del cervello, che analizza le forme e i colori.

La corteccia prefrontale cerca di dare un senso al quadro, mettendo in relazione le informazioni visive con le proprie esperienze e conoscenze acquisite.

Il nostro sistema limbico, inoltre, si attiva in risposta ai colori e alle forme generando emozioni e sensazioni piacevoli di curiosità o a volte anche di disagio.

Ogni persona però reagisce in maniera diversa di fronte ad un quadro e la contemplazione di un quadro astratto diventa un’esperienza complessa e coinvolgente.

Il colore, la sua tessitura, le sue trame diventano la voce e il fraseggio di uno spartito che invece delle note ha i colori, che la nostra artista abilmente mescola, accosta, armonizza e distribuisce con pennellate intense e decise.

E’ importante osservarne l’uso e l’interazione tra loro, l’accostamento e l’idea attuativa di fondo, e scoprire che quasi sempre creano contrasto e armonia, suscitando emozioni anche contrastanti.

Il contenuto dell’opera di Gianna Giacomin non viene dunque dato dalla forma artistica in se e per se, bensì dall’interpretazione di una sua idea che ha come obiettivo raggiungere più stati d’animo e più sensibilità.

Osservando i quadri di Giacomin si può notare quello che normalmente avviene quasi sempre per tutti e cioè quello che i nostri occhi vedono, ovvero, sempre, ciò che appare.

Naturalmente come abbiamo detto l’effetto è sempre soggettivo. 

Per questo gioca molto lo spirito e la sensibilità che ognuno ha rispetto alle proprie suggestioni.

Un’altra cosa importante da osservare nei quadri di Gianna presenti in mostra, sia la parte pittorica che quella incisoria,  è la composizione.

La composizione nella maggior parte delle opere è equilibrata e dinamica e allo stesso tempo lascia sempre il giusto spazio alle emozioni di chi le osserva.

Non esiste un modo giusto o sbagliato di interpretare un'opera, l’'importante è lasciarsi coinvolgere dall'esperienza e godersi il viaggio.

Le opere che Gianna ha portato qui, oggi alla Loggia, sono opere scelte tra tante altre eseguite a compendio della sua prima vita artistica e pittorica: una vita che rappresenta il suo lungo percorso di formazione che ha influito e contribuito a farla diventare quello che è oggi, ma che non le ha impedito di realizzarsi come artista e fare di conseguenza delle scelte di campo, scegliendo per ultimo di abbracciare l’incisione e la grafica.

Con l’incisione, come avete modo di vedere, lei chiude con questa fase astratta e soprattutto pittorica, per immergersi con l’incisione, nel figurativo in modo preponderante.

Per questo vi invito ad ammirare le opere di Gianna, una “donna in cammino” che ci invita a riflettere sulla vita, la natura e su quello che ci coinvolge come esseri umani.

Vincenzo Rino Franzin

Alcune sue poesie

 

IL MIO FIORE

   Il mio cuore è un fiore  

    ha molti petali forti e rigogliosi. 

Segno i passi della vita e vado sola,

umanità tra altra umanità.

Giorno dopo giorno osservo il mio fiore,

 lui è sempre lì come una stella che mi guida

 

 

 

SIRENE

Talvolta, nella nebbia sento il canto delle sirene.

Una, cento, mille distrazioni.

Il mio cuore rimane muto e solo.

Non sente nessun canto.

 

 

 

 

 

 

 

QUEL GIORNO

Ho messo ad asciugare i miei occhi

stanchi erano di piangere.

Ho percorso strade infinite

cercando di te.

Ho speso parole di fuoco

in assenza di te.

Ora non guardo più il mio andare.

Il mio corpo è la mia stanza dove rinchiudermi.